E-LEARNING IIS "Bragaglia" "Galilei"
DECRETO-DIRETTORIALE-1443-del-22-dicembre-2016-PIANO-DI-FORMAZIONE-PERSONALE-ATA-A-S-2016-17
L'iniziativa formativa è destinata a rafforzare la capacità amministrativa del personale ATA attraverso la realizzazione di iniziative formative rivolte a garantire una gestione efficace dei servizi della scuola. In particolare, il modello formativo ha l'obiettivo di sviluppare le competenze del personale ATA necessarie, per il nuovo "ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza" (art. 1 comma 1 della L.107/2015).
Le iniziative formative, realizzate all'interno della rete d'ambito, dovranno essere suddivise in tre fasi fondamentali:
1. Incontri di formazione in presenza della durata complessiva di 12/14 ore aventi l'obiettivo di trasmettere nuove competenze di carattere teorico-pratico ai corsisti. Le lezioni dovranno garantire l'utilizzo di metodologie didattiche innovative e l'interazione fra corsisti.
2. Laboratori formativi dedicati della durata complessiva di 6 ore (ad eccezione della qualificazione relativa all'area professionale B) con l'obiettivo di favorire lo scambio di esperienze e di stimolare la collaborazione con tutta la comunità scolastica: personale ATA, docenti, Dirigenti scolastici, alunni e genitori.
3. Redazione di un elaborato finale nel quale verrà analizzato un argomento/problema pratico con il coinvolgimento anche dei docenti e del dirigente scolastico della scuola in cui il corsista presta servizio.
- Docente: michele candita
La realtà scolastica odierna si trova a doversi confrontare ormai sempre più con la presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali, ossia alunni che, pur non essendo in possesso di una diagnosi medica o psicologica (la cosiddetta «certificazione»), presentano comunque delle difficoltà tali da richiedere un intervento individualizzato..
- Docente: maria rosaria villani
Sono numerosi i documenti europei che negli ultimi decenni hanno consolidato la necessità di porre come obiettivo dei sistemi scolastici nazionali il raggiungimento da parte degli allievi di competenze disciplinari e trasversali (competenze chiave di cittadinanza). Questa evoluzione concettuale rende evidente il legame che si intende oggi realizzare tra le aule scolastiche e la vita che si svolge al di fuori di esse, richiedendo alla scuola - e soprattutto a ciascun insegnante - una profonda e convinta revisione delle proprie modalità di insegnamento per dare vita a un ambiente di apprendimento sempre più efficace e commisurato alle caratteristiche degli studenti.
- Docente: giovanni guglielmi
- Docente: giuseppe truini
Il rapporto tra scuola e mondo del lavoro risponde all'esigenza di consentire agli studenti di prendere contatto con una realtà produttiva, sociale, artistica e culturale in rapida trasformazione, di esplorare vocazioni, opportunità, tensioni innovative, ma soprattutto di modificare il tradizionale rapporto tra il conoscere, il fare e lo sperimentare. Dell'alternanza va dunque enfatizzata la dimensione didattica e del social learninge non quella del mero addestramento a mansioni di carattere professionale. In un'ottica moderna, inoltre, la formazione dello studente è orientata, oltre che verso contenuti strettamente disciplinari, nella direzione di favorire l'inserimento del giovane in una dimensione organizzativa funzionante, favorendo l'acquisizione delle competenze necessarie all'agire con piena e immediata operatività. Questa prospettiva, che motiva l'estensione delle esperienze di alternanza a tutti i percorsi di studio della scuola secondaria di II grado, implica significativi momenti di formazione del personale, sia interni alla scuola, sia in Collaborazione con interlocutori esterni e ospitanti le esperienze di alternanza.
La formazione del personale della scuola in
materia di competenze digitali mira a garantire una efficace e piena
correlazione tra l'innovazione didattica e organizzativa e le tecnologie
digitali. Obiettivo fondamentale è quello di rafforzare la preparazione del
personale docente all'utilizzo del digitale, usando il linguaggio della didattica
e promuovendo con convinzione la didattica attiva.
Il Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) concorre alla
formazione dei docenti sull'innovazione didattica e lo sviluppo della cultura
digitale nell'insegnamento, lo sviluppo delle competenze digitali degli
studenti, nonché alla formazione dei direttori dei servizi generali e
amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per
l'innovazione digitale nell'amministrazione (L. 107/2015, comma 58, lett. d ed
e)
- Docente: riccardo finocchi
- Docente: Andrea Papitto
- Docente: concetta senese
- Docente: Cinzia Vettese
Con l'emanazione del DPR 80/2013 e della legge 107/2015 si sta delineando un compiuto sistema di valutazione finalizzato alla qualificazione del servizio scolastico, alla valorizzazione delle professionalità e soprattutto al miglioramento degli apprendimenti e delle competenze degli allievi. La cultura della valutazione sottesa a questo sistema si basa sul rapporto ricorsivo tra autovalutazione, valutazione esterna, miglioramento e rendicontazione pubblica degli esiti. Questo processo di valutazione porta in sé un'idea di autonomia e responsabilità, di sviluppo e miglioramento riferibile sia all'organizzazione che al personale della scuola. La formazione è un passaggio fondamentale per lo sviluppo di una cultura della valutazione e diviene una leva potente per l'orientamento delle scelte della scuola e per la promozione della qualità organizzativa e professionale attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti, non considerati "destinatari passivi” delle azioni valutative, ma protagonisti attivi del miglioramento. La formazione sui temi della valutazione assume così un ruolo strategico per orientare in termini formativi, pro-attivi, riflessivi, lo sviluppo del sistema a tutti i livelli (per gli allievi, gli operatori, le scuole).